LUCE E BUIO: come influenzano la nostra vista

Gli occhi sono sensibili alla luce e possiamo vedere solo con una buona luminosità. La luce solare, naturalmente, rimane quella più adatta ai nostri occhi.
Eppure tutto il nostro corpo viene influenzato dai ritmi di luce e buio quotidiani: esiste un sistema di sincronizzazione che governa tutto l’organismo, i vari organi, i tessuti, in base alla qualità e quantità della luce o del buio.
Si tratta di due piccolissime ghiandole poste al centro del cranio, ipofisi ed epifisi, che lavorano in sincrono. Nell’antica tradizione dello Yoga e Ayurveda, in quella che viene detta Fisiologia Mistica, questa zona dove sono collocate queste due preziose ghiandole endocrine, viene chiamata AJNA CHAKRA, col significato di CENTRO DEL COMANDO.
E proprio di questo si tratta. Teniamo conto che l’Epifisi, detta anche Ghiandola Pineale (perché assomiglia ad una piccola pigna), nelle tradizioni orientali viene anche definita coma TERZO OCCHIO. Come mai e perché?
l’Epifisi produce un ormone importante, la Melatonina, seguendo i ritmi di Luce/Buio, pur non essendo in contatto diretto con la luce esterna e i fotorecettori. Come avviene il collegamento?
E’ un percorso non diretto, un po’ tortuoso nell’essere umano, però c’è e conduce alla retina.
l’Epifisi riceve un un’innervazione afferente da un ganglio cervicale superiore del Simpatico, poi collegato all’occhio.
Dalla retina gli impulsi luminosi vanno all’Ipotalamo, i segnali passano nel Midollo Spinale, nel ganglio cervicale superiore e da qui le fibre gangliari rientrano nel cranio e vanno all’Epifisi. Quindi l’Epifisi riceve i segnali luminosi dalla retina, per una strada un po’ complessa, però li riceve e perciò è sensibile alla luce.

La sintesi della Melatonina, però, avviene con la percezione del Buio: è questa percezione che ne provoca la sintesi.

I bioritmi epifisi regolano anche l’umore, con una funzione antistress e il sistema immunitario.
I ritmi circadiani sincronizzano con Ipofisi ed Epifisi l’equilibrio ormonale nel quotidiano e nelle diverse stagioni.

In più, sono documentati effetti positivi della Melatonina sulle cellule retiniche. Elimina le proteine danneggiate per effetto dell’ossidazione.

E’ stata ipotizzate una stretta correlazione tra la carenza di Melatonina e degenerazione maculare, cioè il danneggiamento della retina (prof. Scuderi, Roma)
L’occhio viene considerato l’organo bersaglio del nostro stile di vita, per l’alterazione di questi ritmi, per una dieta ricca di grassi saturi, il fumo o l’eccessiva esposizione alla luce blu degli schermi, che usiamo costantemente.

La melatonina è l’ormone del sonno e considerato capace di contrastare l’invecchiamento in generale, soprattutto dell’occhio.

Insomma la Melatonina sembra proprio un ormone salvavita.

Teniamo conto che vari studi mettono in evidenza che l’organismo ha necessità di produrla e non solo di assumerla come integratore.
Concludendo: è fondamentale regolare la nostra esposizione alla LUCE NATURALE, che stimola nella notte la produzione di Melatonina e della Luce artificiale, soprattutto la blu, che ne inibisce la sintesi.

Ayurveda e Yoga, con i loro insegnamenti millenari, raccomandano di vivere secondo i principi della Natura e dell’Universo. Le conoscenze più recenti ci confermano i dettami delle discipline antiche.

Allora cerchiamo la luce Naturale il più possibile e facciamo le dovute attenzioni alla luce artificiale, ai tempi di esposizione.

Nei Veda sta scritto: “TUTTA LA CONOSCENZA E’ CONTENUTA NELLA COSCIENZA”

La conoscenza, l’informazione ci porta alla consapevolezza e da qui l’espansione della Coscienza, che attiva il nostro comportamento nella realtà.

Così possiamo dire che “Il pensiero modifica la realtà”

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